Shevek, a brilliant physicist, decides to take action. He will seek answers, question the unquestionable, and attempt to tear down the walls of hatred that have isolated his planet of anarchists from the rest of the civilized universe. To do this dangerous task will mean giving up his family and possibly his life. Shevek must make the unprecedented journey to the utopian planet, Anarres, to challenge the complex structures of life and living, and ignite the fires of change.
Listened to the '87 CBC audio drama of it and it was such a time capsule to audio productions from another era. The specific seductive feminine voice, the music, the way shevek sounds like he is the voice actor for some favourite Canadian children's cartoon.
Qualcunǝ era di sinistra, perché aveva letto della rivoluzione di Anarres
5 stars
[Vecchia recensione esportata da altro sito]
Iniziato entro un gruppo di lettura, lasciato a metà per sospensione del gruppo, ripreso in mano e terminato di volata durante l'estate (con una pausa in corrispondenza del mare), ne è valsa la pena fino all'ultima virgola – perché The Dispossessed potrebbe essere uno dei miei romanzi preferiti di sempre, a prescindere da epoca lingua e genere.
Già sapevo dal ciclo di Terramare che zia Ursula è una maestra a rendere affascinanti e tangibili le vite quotidiane di società immaginarie ma plausibili, e a farci empatizzare con le piccole grandi storie di personaggi eminentemente umani per quanto ben lontani dal nostro vissuto (il che è la forma più bella di escapismo: quella che poi ci riporta a casa), ma a questo giro la nostra ha toccato due corde che per me valgono tanto: non solo The Dispossessed è uno racconto antropologico che contrappone una …
[Vecchia recensione esportata da altro sito]
Iniziato entro un gruppo di lettura, lasciato a metà per sospensione del gruppo, ripreso in mano e terminato di volata durante l'estate (con una pausa in corrispondenza del mare), ne è valsa la pena fino all'ultima virgola – perché The Dispossessed potrebbe essere uno dei miei romanzi preferiti di sempre, a prescindere da epoca lingua e genere.
Già sapevo dal ciclo di Terramare che zia Ursula è una maestra a rendere affascinanti e tangibili le vite quotidiane di società immaginarie ma plausibili, e a farci empatizzare con le piccole grandi storie di personaggi eminentemente umani per quanto ben lontani dal nostro vissuto (il che è la forma più bella di escapismo: quella che poi ci riporta a casa), ma a questo giro la nostra ha toccato due corde che per me valgono tanto: non solo The Dispossessed è uno racconto antropologico che contrappone una società liberal-capitalista post-scarsità (e in tralice la speculare società comunista autoritaria) a una comunità anarchica libertaria che sopravvive caparbia nella ristrettezza, non solo tanta parte del conflitto verte su come una società orizzontale e federativa può nondimeno ricadere nella gerarchia o comunque nella stagnazione, non solo ci sono scene straordinarie e terribili di vita agraria e di movida accademica – ma in più tutto questo lo esperiamo attraverso la storia di formazione del nostro buon Shevek, che a mio parere di uomo autistico è palesemente un individuo neurodivergente con la classica combinazione di interessi assorbenti + rispetto ingenuo per le regole + penetrante senso critico, e buona parte del suo viaggio personale consiste nel costruirsi una propria comunità stretta come punto di partenza per cambiare in meglio il suo mondo (e poi il suo sistema solare) un passo per volta. È stato straordinario sentirmi così rappresentato in Shevek e Takver che diventano il cuore aggregante della loro famiglia elettiva ad Abbenay, e commuovermi fino alle lacrime per le orazioni di Shevek sul senso della lotta odoniana e la volontà costantemente rinnovata di creare un mondo nuovo e migliore – un elogio dell'anarchia positiva più potente, poetico e toccante di mille manifesti.
Certo, ci sono alcune piccole sbavature d'intreccio (o grandi, nel caso di una certa scena violenta nel capitolo otto), ma se ho apprezzato di gusto un grande romanzo antitetico alla mia sensibilità quale Starship Troopers a maggior ragione sarò clemente con un testo così tanto nelle mie corde e mi "limiterò" a problematizzarlo senza fustigarlo – e a recuperare opere che siano in continuità con questo filone.
Grazie di questo capolavoro, zia Ursula; i compagni e le compagne se ne vanno ma restano nei nostri cuori, e le nostre idee continuano a indirizzarci.
I love Ursula but this has been my least liked book of hers so I'm giving 4 stars instead of 5. I enjoyed the heavy intellectual ideas. I enjoyed the romance. I was utterly destroyed that she made this main character who I had thoroughly liked, out of nowhere sexually assault a woman because he experiences alcohol for the first time in his life. The way it's written is really fucking blaming the woman victim character while our main character dude just gets to brush it off and go on with his life as the hero and doesn't even think about this incident for even one goddamn second for the rest of the book. I know Ursula took some serious thoughts about feminism later in life and made some apologies and changes in her writing with the Earthsea series which I thought was wonderful. I really wish she had taken the time to go back and edit or at least write an apology about this. It fucking sucks. The rest of the story is great. This one scene should be deleted. It's fucking horrible. And no it's totally not believable that creating an anarchist communist society would suddenly erase rape and that rape is just an invention of capitalism and greed. Yea no. I can't bite down on that idea at all. The other heavy ideas make sense but only up to a point and then it's just like trying to say capitalism causes humans to rape. Like no fuck you. Rapists are psychopaths. They are the same as murderers. They are born with it in their brain. They cannot feel empathy. They are predators. Society can't make them do it or not do it. They exist in every society through all time. They can't be fixed either. And a man who is absolutely loving to his true love, his little daughters will not just suddenly sexually assault a woman because he got exposed to capitalism and alcohol and "went crazy." Fucking bullshit rape apology sexist bullshit. And then feel absolutely no remorse about it? Cmon!!
Good: Speculative fiction at its finest. Great society & world building, shown through a lens of a single life. Two timelines nicely intertwine & support each other. The scenes of hardship & revolution resonate deeply. * Evokes the feeling of classic Sci-Fi without any problematic elements often associated with it.
Bad: ∅
For a depiction of a similar theme check out John Kessel's [b:The Moon and the Other|30753686|The Moon and the Other|John Kessel|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1491126501l/30753686.SY75.jpg|51302140].
Una obra que vuelve a usar la ciencia ficción como entrada pero que es un análisis y una reflexión sobre la sociedad, desde la luna Anarres, donde la sociedad se organiza en un modo anarquista/socialissta al planeta Urras, donde tras un conflicto estos últimos fueron expulsados y donde el planeta se organiza en base a oligopolios y un capitalismo salvaje. Como nexo entre ambos mundos el protagonista intenta establecer un diálogo, intentando propiciar el desarrollo de ambas sociedades con la colaboración científica. Un libro que no deja de ser una reflexión y un golpe sobre la mesa sobre la política, la sociedad y el papel de la ciencia y los científicos.